Il percorso di Majellando negli Eremi della Majella inizia dalla Valle Giumentina nel Comune di Abbateggio (PE) ai piedi della Montagna Madre. Visiteremo tre Eremi in cui visse e pregò Pietro da Morrone futuro Papa Celestino V – Il Papa del gran rifiuto:
Dalla Valle Giumentina segui le indicazioni per l’Eremo di San Bartolomeo in Legio.
Questo percorso ti permette di avere di fronte l’Eremo come nella foto.
Eremo di San Bartolomeo in Legio
Arrivato all’Eremo goditi la pace e respira la storia di questo luogo.
L’Eremo di San Bartolomeo in Legio è situato nel Vallone di Santo Spirito a circa 610 m s.l.m., incastonato nella roccia fù ricostruito da Pietro da Morrone (fututo Papa Celestino V) e, verso la fine del 1200, divenne la dipendenza dell’Eremo di Santo Spirito a Majella situato poco più a monte.
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Visitato questo stupendo Eremo si risale dalla parte opposta passando nella galleria scavata nella roccia.
Arrivato alla fine del sentiero, e quindi alla strada principale, bisogna seguire le indicazioni per Santo Spirito.
Dopo circa 4 km ecco cosa vedranno i tuoi occhi.
Per informazioni sugli orari di apertura contattare il Comune di Roccamorice 085 85 72 132
Eremo di Santo Spirito a Majella
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Non sarà facile lasciare questo luogo incantevole ma la Majella ha altre cose sorprendenti da mostrare.
Seguendo il sentiero dello Spirito si riscende di circa 1 km e sulla sinistra si incontrano le indicazioni per “località 3 fossi” o per “Piana Grande”.
Dopo circa 200 mt, superato un ponticello troverai le indicazioni per Piana Grande e dopo circa 50 mt tieni gli occhi aperti perchè sulla destra incontrerai un grosso masso dove sono scolpiti una croce e una chiesa (vedi le foto).
Nel novembre 1273 Pietro da Morrone, futuro Papa Celestino V, si recò a piedi a Lione in Francia partendo da Sant’Onofrio per incontrare il Papa Gregorio IX e convincerlo a non sopprimere il suo ordine monastico sorto in Abruzzo. Al ritorno da Lione, Pietro da Morrone fu accompagnato da un drappello di cavalieri templari per garantirgli un viaggio senza ostacoli e pericoli. Si narra che i templari vollero lasciare dei segni del loro passaggio scolpendo delle croci sulle rocce come questa nella foto.
Riprendiamo il cammino lungo il sentiero che, dopo aver attraversato un torrente, sale molto ripidamente verso la nuova e ultima meta di questo percorso.
Seguendo sempre per “Piana Grande” arriverai ad una sbarra.
Oltrepassata la sbarra, alla fine della salita si aprirà una visuale straordinaria.
La montagna madre… LA MAJELLA
Sempre in cima alla salita c’è un cartello con tante indicazioni. Segui per “Grotta di San Giovanni“.
Scendi verso la Grotta ed il paesaggio diventa sempre più affascinante.
Eccoti arrivato all’Eremo più seggestivo della Majella.
Eremo/Grotta di San Giovanni
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Conclusa la visita all’ultimo Eremo del percorso di Majellando, tornare indietro è molto semplice. Tornato alla sbarra continui sempre sulla strada principale brecciata che scende fino a Decontra di Caramanico Terme (per circa 7 km); lungo questa strada brecciata c’è anche il sentiero segnato con la classica bandierina bianca e rossa che scende più rapidamente. Arrivato in fondo alla strada brecciata troverai un incrocio con 4 strade, dovrai andare sulla destra verso la Valle Giumentina da dove sei partito.
Buon percorso!
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